Insomma a volte quelle che diamo per scontate, possono essere delle certezze ormai consolidate, sono certe sino a quando durano ma non sempre, purtroppo o per fortuna, durano in eterno. Si per fortuna perché, come si suol dire, “non tutti i mali vengono per nuocere”. Il percorso che però ci porta alla consapevolezza che la nostra forza siamo noi e non gli altri, sui quali tendiamo ad appoggiarci, pensando che la nostra felicità dipenda esclusivamente da loro, è tutt’altro che semplice ma ricominciare è possibile perché “Succede sempre qualcosa di meraviglioso”, condicio sine qua non: crederci!
Quanti di voi sono disposti a rimettersi in gioco e magari cambiare radicalmente il proprio status quo o, addirittura, la propria vita? Certo è molto più semplice dirlo che farlo, mi direte voi, ma con un pizzico di coraggio si può uscire dalla propria "comfort zone” e scoprire che ci possono essere modi alternativi di vedere e di affrontare le cose. Ciò che ci sembra una disfatta, può diventare un’opportunità se si è disposti a cambiare il proprio modo di vedere le cose.
Se mi concedete un pò della vostra fiducia e del vostro tempo vi mostro che è possibile.
La storia che oggi vi racconto è quella di Davide, di un viaggio e di una rinascita in cui perdersi per poi ritrovarsi. Se riusciamo a essere onesti con noi stessi “Succede sempre qualche cosa di meraviglioso” così come cita il titolo del romanzo al quale vi consiglio di dedicare qualche minuto del vostro tempo nell’arco della giornata, sono pronta a scommettere che scoprirete che ci può essere un modo alternativo di affrontare la vita.
Non sempre è importante sapere dove si sta andando, avere la certezza e il controllo delle situazioni, ci sono avvenimenti che non possiamo controllare. Quante volte ci siamo ritrovati, per questo, a pensare che la vita sia ingiusta. Ciò che possiamo fare è non stare fermi, l’importante è muoversi, assecondando il flusso della vita, non opporsi. Le pietre nel fiume sono immobili, creano un ostacolo al flusso dell’acqua ma non la bloccano, il fiume asseconda e continua a scorrere. Quindi perché non considerarci come un fiume.
Credete nei segnali dell’universo? Immagino che la maggior parte di voi sia scettico e come all’oroscopo ci creda poco, tutti vorremmo una soluzione immediata ai nostri problemi ma, forse, ci sono dei tempi dettati da qualche disegno particolare, tracciato dall’universo o comunque lo chiamiate, per cui le soluzioni arrivano quando abbiamo raggiunto una consapevolezza tale per cui siamo pronti al cambiamento.
Per Davide, un ragazzo dalla vita normale, che improvvisamente si ritrova a perdere tutti i suoi punti di riferimento – lavoro, fidanzata, il nonno un affetto a lui molto caro – è accaduto proprio questo. La rabbia, il dolore, la delusione, il senso di impotenza difronte a tutto ciò che gli è accaduto inaspettatamente, si sono mitigati quando il percorso che ha deciso di affrontare, non senza timori e scetticismo, l’ha portato ad aspettare “che l’acqua da torbida si facesse limpida”, per mettere poi in atto un cambiamento nella sua vita.
Se decidete di leggere questa storia che di inventato non ha nulla, capirete. Chi è incline alle filosofie orientali, in modo particolare al buddismo, ritroverà molti insegnamenti che caratterizzano questa filosofia di vita, per gli altri potranno essere una scoperta su cui riflettere, ognuno di voi sarà libero di scegliere se accogliere queste “non regole”, come vengono chiamate nel racconto di Davide, nella propria vita o meno. Il viaggio di questo giovane architetto lo porterà a esplorare il Vietnam, in compagnia di un personaggio decisamente fuori dal comune e quasi fuori dal tempo. Ciò non toglie che Guilly, regalerà a Davide quella pace interiore che noi occidentali fatichiamo tanto a trovare. Le paure di Davide sono tantissime e coincidono con quelle di tutti noi, la paura di morire, del cambiamento, di non essere all’altezza delle situazioni quotidiane.
Il problema è che :”Tu pensi troppo, pensare troppo porta a non vivere il presente, tu sei qui ora”, gli disse suo nonno in una delle sue ultime telefonate. Il famoso “qui e ora”, di cui anche io ho sentito parlare molte volte ma è difficile non pensare al futuro, cosa sarà, cosa accadrà, quale sarà l’effetto delle mie azioni proiettato nel futuro?
Mentre il nostro cervello va in fumo pensando troppo, il nostro “ora”, rischia di non essere vissuto. Ci avete mai riflettuto? Avete mai pensato che la disperazione può anche essere nostra amica, portandoci a fare cose che normalmente non abbiamo il coraggio di mettere in atto? Davide che non aveva mai intrapreso un viaggio così lontano da casa e apparentemente folle, decide di partire per il Vietnam, per incontrare una persona della quale non conosce nulla, addirittura mettendone in dubbio la sua stessa esistenza. Ha solo una foto e una lettera di suo nonno che lo prega di esaudire il suo ultimo desiderio: disperdere le sue ceneri a Monkey Island, uno dei luoghi più belli del Vietnam, nella baia di Ha Long. La scelta di questo posto non sarà a caso. Inizierà una bellissima storia, un percorso personale, un viaggio dell’anima in un Paese affascinante che ha sicuramente qualche cosa da insegnarci, una riflessione in particolare: il dolore è inevitabile, la sofferenza è una scelta.
Voi cosa ne pensate?
Buona lettura!
Titolo: Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Autore: Gianluca Gotto
Pagine: 432
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2021