Gli articoli di Atelier Carenzio
On se promene…
A Parigi i parchi sono molti e che dirvi…sono tutti bellissimi!!! Abitando in Rue St. Honorè, quasi ogni mattina ho il piacere di attraversare “le jardin des Tuileris” e nei momenti di relax, passeggiare con Frida tra i suoi viali o sedermi per fare colazione, spesso la domenica mattina, in uno dei chioschi che si trovano all’interno del parco!
I giardini sono relativamente grandi ma vi assicuro che è molto piacevole passeggiare partendo dall’Arc du Triomphe du Carrousel per arrivare sino a Place de la Concorde, attraversando il parco! Certo Frida vorrebbe trascorrere il tempo a rotolarsi sui magnifici praticelli verdi mentre io propendo per sfogliare un giornale  o leggermi un libro, alla fine giungiamo a un compromesso… Si inseguono i piccioni e le persone che fanno jogging!

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Se siete in città e vi rimanete per qualche giorno, vi consiglio di saltare per una mattina la colazione in albergo, fate due passi e raggiungete uno dei parchi più vicini a voi: comprate il giornale, sedetevi a uno dei chioschetti che ovviamente preparano crepes, ordinate un cappuccino e godetevi il cinguettio degli uccellini e il profumo dei croissants!

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Se volete venire con me… vi offro un caffè alla Tuileries e vi racconto la storia di questi stupendi giardini!

Dovete sapere che les jardin des Tuileries, è il giardino più antico di Parigi, realizzato nel XVII secolo, su progetto dell’architetto Andrè Le Notre… ricordatevi questo nome, perché se vorrete fare una passeggiata con me nei giardini di Versailles, ve ne parlerò ancora… perchè qui lui era di casa!

 

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André Le Notre

André Le Notre

Les jarden des Tuilleries sono vivi, non solo per i numerosi turisti che ogni giorno li visitano e vi trascorrono un pò del loro tempo, magari seduti davanti a una delle fontane scambiando quattro chiacchere e riposandosi dopo aver fatto a piedi chilometri e chilometri per vedere il più possibile della città, ma anche per le stupende statue allegoriche che popolano il parco e sembrano fare da guardiani, alcune delle quali sono state realizzate da Rodin!

Sedersi qui quando la luce del giorno inizia a calare e il cielo assume sfumature rosate, arancio e blu, intravedendo lo scorcio della Tour Eiffel che di lì a poco si illuminerà… beh provate e poi ditemi com’è!
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Nella parte occidentale dei giardini, si trovano due musei che vi consiglio di visitare, uno in particolare: il Musèe de l’Orangerie e, se avete tempo, fate un salto anche a la Galerie Nationale du jue de Poume. Questo è uno spazio espositivo dedicato a mostre di fotografia e arte contemporanea.

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Io adoro tornare ciclicamente a l’Orangerie per contemplare i grandi panelli delle Ninfee di Monet! Oltre a queste trovate tele di impressionisti e post-impressionisti, da Cèzanne a Picasso a Renoir… se amate l’arte è una tappa obbligatoria ma, in caso contrario, andateci comunque perché è un’occasione per iniziare  ad amarla!

Questa è la sala in cui sono esposti i pannelli delle Ninfee, l’Orangerie, solitamente non è molto affollata di turisti, quindi potrete sedervi e con calma perdervi  a contemplare le mille sfumature e i colori di questi capolavori!

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Per chi è coraggioso, alla fine dei giardini, da qualche anno, si trova una ruota panoramica, certo da lassù il panorama deve essere bello, ma io vi consiglio quello visto dalla scalinata di Montmartre, al tramonto, per i romantici come me… qui rimarrete davvero senza fiato!

La storia dei giardini della Tuilleries è interessante, ripercorre diversi secoli durante i quali il parco subisce numerose trasformazioni. Creati da Caterina De’ Medici, come giardini del palazzo della Tuileries nel 1564, solo nel 1667 vennero aperti al pubblico, per divenire un parco pubblico dopo la Rivoluzione francese. Caterina De’ Medici farà de Les Tuileries il giardino più grande e bello di Parigi, lo utilizzerà per le feste, in modo particolare vi riceverà Elisabella I e il matrimonio di sua figlia, Margherita di Valois con Enrico IV, verrà celebrato proprio nei giardini. 

Lo stesso Enrico IV contibuirà al restauro dei giardini e farà costruire una vasca sul pont Neuf per prelevare acqua dalla Senna e alimentare la residenza reale e Parigi. L’acqua della Senna poteva alimentare la vasca e così le fontane dei giardini; a lato del pont Neuf in cui si trovava la pompa idraulica venne ornato con gruppi di statue in bronzo dorato, raffiguranti Gesù Cristo e la Samaritana da cui la pompa prenderà il nome.  In questo periodo i giardini verranno  utilizzati come luogo per l’esercizio fisico e il relax.

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Luigi XIII, a soli nove anni alla morte del padre, diventerà il proprietario dei giardini des Tuileries, considerati come una sorta di enorme parco giochi, usati prevalentemente per la caccia. Con Luigi XIV, sarà Le Notre, a ridisegnare i giardini ma quando il re si trasferirà a Versailles, i giardini di les Tuileries verrnno abbandonati per circa quarant’anni!

Con Luigi XV, il giardino verrà rimesso in ordine, posizionandovi due gruppi di statue equestri, la “Renommèe” e Mercurio, che  oggi si trovano all’ingresso ovest dei  giardini.

La Renommée o la fama del Re a cavallo e Mercurio a cavallo di Pegaso

La Renommée o la fama del Re a cavallo e, a destra, Mercurio a cavallo di Pegaso

Quando il 6 ottobre 1789, all’inizio della Rivoluzione francese, Luigi XVI, verrà portato al palazzo des Tuileries, il giardino venne chiuso al pubblico, tranne che nel pomeriggio, alla regina Marie Antoinette e al Delfino, fu concessa una parte del giardino a uso privato.

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Dopo la morte di Luigi XVI, les Tuileries divenne “Giardino Nazionale” della nuova Repubblica francese.

Nel XIX secolo i giardini divennero luogo preferito di svago dei francesi, Napoleone si trasferì nel palazzo della Tuileries nei 1800, apportando solo poche modifiche. I giardini furono usati per le parate militari ed eventi speciali. Durante il periodo della Comune, il giardino e il palazzo, vedranno tempi bui: i comunardi bruceranno la residenza, tentando di dare alle fiamme anche  il palazzo del Louvre.

In realtà più che una semplice passeggiata potreste trascorrere una intera giornata in questo luogo, come avete visto ogni angolo  dei giardini è un pezzo di storia da scoprire!
Prima però… fate un'abbondante colazione!

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