Gli articoli di Atelier Carenzio
Au coeur de la Mode 3
Da sempre l’arte ha ispirato la moda e da sempre troviamo la moda nell’arte, numerose tele sono la testimonianza di come la moda si è evoluta con il trascorrere dei secoli, basti pensare ai dipinti di Velazquez dove la resa dei tessuti, i particolari degli abiti e dei gioielli fanno deisuoi ritratti delle vere opere d’arte.

Ritratto di Isabella di Spagna

Questa tela fu realizzata nel 1632 per volere del re Filippo IV, nel ritratto si coglie il caratteristico motivo della collana girata intorno alla spalla e si rende con grande raffinatezza l’abito della regina. Velazquez riproduce lo splendore del materiale con cui è realizzato l’abito ed i giochi di luce sulla stoffa.

Regina Maria Anna d'Austria

Ritratto di Maria Anna d’Austria

Dipinto databile intorno al 1652, la gamma cromatica utilizzata per realizzare i colori dell’abito, neri-rossi-grigi-bianchi, ravvivati dall’oro è estremamente sottile nella sua delicatezza. L’attenzione dello spettatore è attratta dal nastro rosso vicino alla mano sinistra, enfatizzando i neri e grigi dell’ampia gonna, mentre i gioielli dorati accentuano i neri e i bianchi del corpetto.
È innegabile come lo stile di questo ritratto richiami i modi di un altro artista, Renoir, che nei suoi ritratti diede ampio spazio al colore e agli abiti delle donne da lui ritratte.
Un esempio è dato da questo dipinto:
Il Palco

Il Palco

Esposto alla prima mostra degli impressionisti nel 1874, il pittore si sofferma sull’opulenza della stoffa dell’abito, contrastante con il tono delicato del viso della donna, con leggeri tocchi di pigmento tratteggia i particolari degli orecchini e le rose sul petto. La resa delle stoffe è immateriale grazie a un abilissimo giocodi cont rasti cromatici. Straordinaria opera di pittura è senza dubbio, l’abito da sera della ballerina, bianco perla con sfumature rosa-blu, nel ”Ballo in città”, dove Renoir sottolinea la ricercatezza di un’eleganza sobria dei balli dell’alta società parigina.

Ballo in città

Ballo in città

L’arte per Christian Dior è stata una grande passione che ha sicuramente influenzato la sua moda; da studente Dior conduce una vita libera nella Parigi cosmopolita ante-guerra: pittori , musicisti e scrittori costituiscono il cuore pulsante della città degli anni ’20 , tra questi spiccano i nomi di Jean Cocteau e Max Jacob. Nel 1928 Dior insieme all'amico Jacques Bonjean apre una galleria d’arte ma il suo nome non compare nella ragione sociale. A quei tempi essere gallerista non era conveniente per la società “bene”. La galleria avrà successo ed esporrà Picasso, De Chirico, Braque, Dalì, Jacob e molti altri.
Si può dire che l’arte sia il nutrimento della moda!

Christian Dior fu un gallerista e collezionista, collezionò mobili rari e antichi, dipinti e disegni e i suoi successori ebbero un rapporto molto simile con l’arte. Gianfranco Ferrè che assunse la direzione della maison Dior nel 1989 e la portò avanti sino al 1996, condivise con Dior l’amore per l’architettura e la pittura. Il suo gusto per l’arte barocca si tradusse nell’opulenza dei tessuti e nella sontuosità della passamaneria.

portraitdior

Anche John Galliano condividerà con Mousieur Dior la passione per la storia della moda e dell’arte, rendendo spesso omaggio agli artisti amati da Dior (Christian Bérard, René Gruau).

John Galliano
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