Gli articoli di Atelier Carenzio
Viaggio a Lisbona
Chi mi conosce sa che Parigi è il luogo che più di ogni altro considero come casa, con questa città ho una "liaison amourouse" che dura ormai da lunghissimo tempo, questa volta non vi racconterò della Villa lumiere ma vi porterò in un posto che per molti versi le assomiglia...

Sarà forse per questo motivo che, se siete in procinto di fare un viaggio, vi consiglio vivamente di prendere in considerazione una delle capitali più occidentali d’Europa, a due passi dall’Oceano atlantico, caratterizzata da un fascino un pò decadente, dalle atmosfere vagamente caraibiche e con una forte identità: Lisbona è sicuramente una delle città più affascinanti del vecchio continente quindi non mi rimane che raccontarvela.
Non ci è voluto molto per farmi sentire a mio agio e conquistata dalle strade di Lisbona: come vi ho già anticipato ho trovato alcune somiglianze tra Parigi e la capitale del Portogallo, a partire proprio dall’arteria principale della città. Passeggiando lungo i viali alberati di Avenida da Liberdade, avrete come l’impressione di un deja vù, perché, in effetti, questo ampio viale ricorda gli Champs-Elysées o meglio sembra realizzato a loro immagine e somiglianza.

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Oggi Avenida da Liberdade è considerata la strada più chic e alla moda della città, visto che lungo i suoi viali alberati sono numerosi i negozi di brand famosi e altrettanto costosi. La somiglianza tra questi due boulevard non è un caso, fu il Marchese di Pombal a chiedere espressamente che il progetto di riqualificazione di questo viale, assomigliasse alla via più famosa di Parigi e, come se non bastasse a garantire l’esclusività dell’Avenida da Libertade, per lungo tempo questa sarà una strada fiancheggiata da mura con tanto di porta di ingresso, riservando l’accesso solo all’alta società.
Questa non è l’unica curiosità che cela Lisbona e per questo vi consiglio di seguirmi in questo viaggio e, per convincervi,  inizierò “con il prendervi per la gola”.

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Chi visita Lisbona non può non assaggiare i “pastéis de Belém”, nelle pasticcerie sparse per la città troverete i più comuni “pastéis de Nata” ma non sono la stessa cosa: quelli di Belém sono gli originali! Quindi vi consiglio di munirvi di biglietto e di prendere uno dei diversi autobus che fanno il giro turistico della città, partendo, ad esempio, da Praça da Figuera, destinazione Belém.

Questo è uno dei miei quartieri preferiti, avrete l’impressione di trovarvi sull’oceano, in realtà quello che a perdita d’occhio si estende davanti a voi è il Tago. In effetti osservando il fiume da uno dei sette colli su cui si estende la città avrete quasi la percezione che Lisboa si affacci sull’Atlantico. Il lungofiume del Tago o Tejo, come lo chiamano da queste parti, è aperto tutto l’anno e molti battelli turistici partono proprio da Belém, effettuando mini crociere e se siete inguaribili romantici, vi consiglio di prenotare il vostro tour al tramonto (i battelli partono anche dalla centralissima Praça do Comèrcio). Qui a Belem potrete unire il fascino della cultura e dell’arte, rimarrete infatti estasiati dallo stile gotico manuelino con il quale il  monastero è stato realizzato, non per altro dichiarato  Patrimonio Unesco, insieme alla Torre di Bélem, poco distante dal monastero. Credetemi, quest’ultimo è uno dei capolavori architettonici più belli del mondo!

Monastero di San Geronimo - Belém, Lisbona
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Torre di Belém – Lisbona

Unendo il sacro al profano, a pochi passi dal monastero, munendovi di santa pazienza, per rimanere in tema di sacralità, data la lunga fila che troverete per entrare, potrete gustare i famosi “pasteis de Belém”. Non potete sbagliare, la pasticceria più antica di Lisboa si chiama proprio “ Pastéis de Belém”.

Pasticceria Pasteis de Belem

Le pareti del locale sono decorate con i tradizionali azulejos e fotografie d’epoca, guardatevi attorno prima di sedervi, se trovate posto, perché poi verrete rapiti dal sapore delizioso unico di quei dolcetti, gustateveli con una tazza di caffè portoghese o, se l’ora lo consente, con un bicchierino di porto, ne esalterete al massimo il gusto. Pensate che a oggi la ricetta è segreta, chi lavora in laboratorio e prepara la crema non conosce gli ingredienti utilizzati per la sfoglia e viceversa. La leggenda vuole che la ricetta nascesse proprio nel Mosteiro dos Jeronimos, dove per inamidar le vesti venivano usati i bianchi d’uovo, così  non restava che utilizzare i numerosi tuorli per fare i dolci, tra cui la crema dei pasteis. La pasta sfoglia pare invece provenisse dalla Francia, dove alcuni monaci del convento avevano vissuto.
A partire dal 1822 il monastero iniziò a vendere i pastéis per auto sostenersi ma nel 1834 l'attività venne chiusa e la ricetta ceduta all’attuale Fabrica de Pastéis de Belém, che aprì i battenti nel 1836.
Passeggiando sul lungo fiume difficilmente non ci si accorge della presenza del grande Cristo Redentore che sembra vegliare sulla città. Se sino a ora vi ho fatto notare le somiglianze e le influenze che la Francia e Parigi hanno avuto su Lisbona, ora facciamo un salto a Rio de Janeiro: in effetti il Cristo Redentore assomiglia molto al Cristo Rei di Rio, è solo un po’ più piccolo ed è stato realizzato a testimonianza della sopravvivenza del Portogallo alla Seconda Guerra Mondiale.

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Parigi e Rio non sono le uniche città la cui influenza sembra aleggiare su Lisbona. L’imponente ponte rosso sul Lago, inaugurato nel 1966, ribattezzato 25 Aprile nel 1974, dopo la Rivoluzione dei Garofani, rimanda con il pensiero a San Francisco e in effetti fu realizzato dalla stessa compagnia (American Bridge Company) che costruì il Golden Gate Bridge.

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Lisbona ha però una sua identità molto forte ed è visibile nelle vie del centro storico e nei quartieri che lo caratterizzano come la Baixa, l’Alfama, il Bairro Alto e il Chiado. Partiamo dal città bassa, ovvero dalla Baixa, che si trova tra il Tago e il Rossio, questo è il  quartiere più elegante della città, i palazzi rievocano atmosfere Art decò e proprio qui incrocerete l’Avenida de Liberdade, arteria principale di Lisbona. Cosa fare in questo quartiere? Innanzitutto la piazza più famosa di tutta la città si trova proprio qui e non solo per la sua particolare pavimentazione, con un effetto oserei dire opticalma se sollevate lo sguardo potrete notare in lontananza, una parte dello scheletro di una delle chiese più affascinanti della città.

Praça Dom Pedro IV – Lisbona

Si tratta del “Convento do Carmo”, uno dei complessi monastici più antichi di Lisbona. Questo luogo vi lascerà letteralmente a bocca aperta, la particolarità di quella che è conosciuta come “la chiesa senza tetto” è data proprio da ciò che è rimasto della struttura dopo il terremoto che colpì la città nel 1775. Le rovine non sono mai state restaurate e le sue arcate si slanciano verso il cielo aperto, quasi a sorreggerlo. Si tratta di una delle architetture gotiche più belle della capitale portoghese, risalente al 1389, rimasta a testimonianza della tragedia che colpì gli abitanti della città.
Il primo di Novembre del 1775 segnò duramente Lisbona, cambiandone per sempre il volto: pensate che in questo giorno i lisboeti furono  vittime di un terremoto, un incendio e uno tsunami. Il primo di Novembre è la ricorrenza dei defunti e per questo motivo sui davanzali delle finestre erano accese molte candele, la maggiorate delle case erano in legno e in poco tempo andarono a fuoco, molti per trovare una via di fuga si diressero verso il Tago e nella zona di Belem ma uno tsunami si abbatte su questa parte di città. L’85% di Lisbona fu distrutta in un solo giorno!

Convento del Carmo – Lisbona

Dopo aver visitato il Carmo, potete rilassarvi con un pò di shopping, qui non mancano i negozi, passeggiate sino ad arrivare a Praça do Comercio e raggiungete la battigia che si affaccia sul Tago e godetevi il panorama!

Dopo aver visitato il Carmo, potete rilassarvi con un pò di shopping, qui non mancano i negozi, passeggiate sino ad arrivare a Praça do Comercio e raggiungete la battigia che si affaccia sul Tago e godetevi il panorama!

Per visitare l’Alfama vi consiglio di fare i flaneurs, passeggiate e perdetevi tra le vie di questo quartiere che si trova tra il Tago e il castello di Sao Jorge. Solo così potrete immergervi nell’atmosfera tipica della vecchia Lisboa, pranzate e cenate nelle Tascas che potrei definire come trattorie portoghesi, dove oltre al cibo locale si beve ginhinhas, un liquore alle amarene che vi consiglio di assaggiare, anche un’incallita astemia come me ha ceduto, e potrete anche ascoltare il fado.

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Proprio di fronte all’Alfama si erge il quartiere del Bairro Alto. Se avete lo spirito d’artista e l’animo bohémienne, allora questa è la parte della città che preferirete. aggirandovi tra i sali e scendi tipici di questa zona, ne apprezzerete la tranquillità che alla sera cede il posto all’euforia dei tantissimi locali, direi per tutti i gusti. Qui si trova uno dei tanti Elevador di Lisboa, l’”Elevador de Bica” che vi porta al Miraduro di Santa Caterina, dove avrete una visuale da favola sul Tago. Se invece volete cambiare prospettiva e vedere il centro della città dall’alto, allora arrivate sino al Miraduro de Sao Pedro de Alcantara.

Se decidete che la meta delle vostre vacanze sarà Lisbona, mettete in valigia un paio di scarpe comode, meglio se da ginnastica, non dimenticate che questa città è stata costruita su più di sette colli ed il modo migliore per visitarla, al di là del mitico tram giallo numero 28, che si inerpica sulle salite più impervie del Bairro Alto, è come dicevano i latini “calcantibus” ovvero a piedi. a proposito di colline, su una di queste si dispiega il quartiere del Chiado, tra Bairro Alto e Baixa. Se siete amanti del caffè, qui troverete locali storici, tra cui A Brasilia, luogo storico di Lisboa, dove Pessoa amava trascorrere del tempo, non a caso il Chiado è il quartiere in cui nacque il poeta e a lui è dedicata la statua in bronzo che si trova di fronte al caffè Brasileira.

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Se scendete verso Praça do Comercio, fermatevi al Caffè-Restaurante Martino da Arcado, altro posto dove Pessoa aveva sempre un tavolo prenotato.
Lisbona è una città ricca di storia, di luoghi magici e a volte inquietanti come per esempio la Ingreja do Sao Domingos, situata a pochi passi dalla Praça do Rossio, risalente al XIII secolo. Scherzi a parte questa chiesa ha davvero un lato oscuro, il terremoto e gli incendi contribuirono a cambiare l’aspetto di questa chiesa medievale. La sua storia è legata ai processi dell’Inquisizione, dinnanzi all’altare della chiesa venivano condannati gli eretici e, nel 1506, sarà il luogo in cui furono condannati e uccisi centinaia di giudei. Inoltre i segni dell’incendio del 1959, rendono questo luogo, direi lugubre. Solitamente l’espressione dei turisti, inclusa la mia, la prima volta che ci misi piede, è di inquieto stupore , una volta che si varca la porta di ingresso. Il terremoto del 1755 distrusse buona parte della chiesa, nel 1959 un  incendio divampò al suo interno e nuovamente tutto fu distrutto, ancora oggi i segni della devastazione delle fiamme risulta visibile. Insomma, è vero, la storia di questa chiesa è carica di sofferenze e dolore ma vi assicuro che è un must visit se vi trovate a Lisbona.

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Lisbona è questo e molto altro, storia e modernità convivono, molti quartieri sono ancora oggi in fase di riqualificazione, la parte nuova è stata progettata con palazzi ultramoderni e avveniristici, dando ampio spazio al verde urbano, sono infatti numerosi i parchi disseminati per la città. Che dire, non posso che consigliarvi un viaggio in questa splendida città, sicura che vi rimarrà nel cuore.

Alcuni consigli per il vostro soggiorno. Gli alberghi ovviamente sono molti, non avrete difficoltà a trovarne uno che soddisfi le vostre esigenze, per esperienza posso consigliarvi l’AlmaLusa Alfama, poco distante da Praça do Comércio, in Rua do Bacalhoeiros 16, raggiungibile in 5 minuti a piedi e dal Castello di San Giorgio, siete nel cuore del quartiere dell’Alfama. Si tratta di un albergo 4 stelle con vista sul Lago, la struttura è corata nei minimi particolari, dall’arredamento delle camere al servizio. Il team è composto da ragazzi giovani e gentilissimi, pronti ad accogliere le vostre richieste e a coccolarvi. Le camere sono accoglienti e curate nei minimi particolari. Il buffet della colazione da dieci e lode, inoltre anche il ristorante dell’albergo è consigliassimo .

Hotel AlmaLusa Alfama – Lisbona

Alcune immagini dell'hotel AlmaLusa Alfama

Oltre al ristorante dell’AlmaLusa, vi consiglio la Taverna Moderna, che si trova a fianco all’albergo, in Rua dos Bacalhoeiros 18A: la cucina è ottima, l’ambiente curato e troverete la tipica gentilezza portoghese del personale ad accogliervi.
Rimanendo nella stessa via ma direzione porto, se volete assaggiare “Il cataplana”, uno piatti tipici a base di pesce, cotto e servito nella tradizionale padella, ovviamente il baccalà non può mancare, fermatevi al Bel Forno: non fatevi ingannare dalle apparenze, vi assicuro che, nonostante il nome, di italiano non c’è nulla. La cucina è quella tipica portoghese e si mangia benissimo!
Non potete lasciare Lisbona senza aver ascoltato almeno una volta il Fado: se ne avete voglia, rimanendo sempre nel quartiere Alfama, nei pressi dell’hotel AlmaLusa  prendete come punto di riferimento l’elevador che si trova a pochi passi e inerpicatevi su per Rua Alfonso de Albuquerque dove troverete numerosi locali e ristoranti tipici in cui potrete ascoltare il Fado eseguito dal vivo.
Nella centralissima Praça do Comércio, vi consiglio il ristorante Can the Can con vista sulla piazza: cibo ottimo, servizio di classe e gentilezza.
A questo punto non mi rimane che augurarvi buon viaggio!

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