Nouveauté
Il blog di Atelier Carenzio
Qui vengono pubblicati gli ultimi articoli
in ordine di tempo che,in seguito,troveranno
posto nelle relative sezioni di appartenenza
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Twiggy!
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Facciamo un salto negli anni’60 e ’70, vi ricordate quali erano le modelle più famose, quelle che a loro modo diventarono icone di uno stile e segnarono un’epoca con il loro modo rivoluzionario di indossare gli abiti e di truccarsi?
Dentro c’è una strada per Parigi
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Non che a Parigi piova sempre, anzi, anche qui ci sono giornate in cui il cielo è meravigliosamente terso e sgombro dalle nuvole ma senza ombra di dubbio, la pioggia regala alla Ville Lumière un fascino particolare.
Il cinema come spunto di riflessione.
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Il cinema per me è sempre stato uno spunto di riflessione se poi, a far riflettere, è una divertente commedia francese sull'amore: alors on vais reflechir!
Il calzino bianco
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“Il calzino bianco? No mai!!” Ci sono alcuni accessori e capi di abbigliamento del guardaroba maschile che a giudizio di noi donne e fashion victims sono severamente da proibire. Vediamo quali sono ma datemi retta tutto è relativo!
La moda è sempre stata futurista: parte terza
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Nell’ultimo articolo dedicato alla “La moda femminile è futurista” la protagonista sarà Chanel, all’anagrafe Gabrielle Bonheur Chanel. Tutti conosciamo Madame Coco, soprannome datole quando faceva la ballerina, e tutti hanno scritto di lei…
Paris
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I libri sono comparsi nella mia vita come accade per quasi tutti i bambini: nei primi anni di scuola. Come Marie Antoinetta non ero una bimba particolarmente amante della lettura, era più che altro un dovere come tutti gli altri compiti che la maestra assegnava...
La moda è sempre stata futurista: parte seconda
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Nella prima parte di “La moda femminile è sempre stata futurista” con Madeleine Vionnet, vi ho dato un’idea di come e quanto le avanguardie dei primi del ‘900 fossero legate alla moda e viceversa...
La moda è sempre stata futurista: parte prima
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“La moda femminile è stata sempre più o meno futurista. Moda equivalente del Futurismo. Velocità, novità, coraggio della creazione”, si leggeva così nel Manifesto della moda femminile futurista, scritto da Volt alias Vincenzo Fani, nel 1920.
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